giovedì 27 marzo 2008

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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 84 del 26 marzo 2008

In questo numero:
1. Ampliato ed arricchito il sito www.coipiediperterra.org
2. Per una minima cronistoria documentaria del comitato
3. Alcune rilevanti personalita' che hanno espresso solidarieta' al comitato
4. Per contattare il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo

1. NOVITA'. AMPLIATO ED ARRICCHITO IL SITO WWW.COIPIEDIPERTERRA.ORG

E' stato ampliato e arricchito il sito www.coipiediperterra.org del comitato
che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del
trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia,
dei diritti di tutti.
Alcune ulteriori sezioni sono in allestimento.

2. MATERIALI. PER UNA MINIMA CRONISTORIA DOCUMENTARIA DEL COMITATO

Per una minima cronistoria documentaria del comitato che si oppone
all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo,
in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di
tutti
*
Da una lettera aperta intitolata "Contro l'aeroporto" del 3 luglio 2007
inviata ai mezzi d'informazione locali e ad alcune persone amiche dal
responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo scaturisce
l'idea di costituire il comitato.
La prima riunione si svolge il 24 luglio 2007 presso il centro sociale
autogestito di Viterbo, al termine di essa si decide di dare vita al
comitato.
La prima iniziativa pubblica e' la partecipazione alla sessione aperta del
Consiglio provinciale di Viterbo del 30 luglio 2007.
Il 3 agosto 2007 si svolge la prima conferenza stampa a Viterbo.
L'11 agosto 2007 viene diffuso l'appello che e' alla base della
mobilitazione.
L'8 settembre 2007 viene inviata una lettera al Ministro dei Trasporti in
cui si riassumono le ragioni fondamentali dell'iniziativa del comitato.
Dal luglio 2007 ad oggi molte sono state le iniziative, tra convegni,
assemblee, incontri, realizzazione di un sito e una newsletter, produzione
di materiali informativi. E numerose ed autorevolissime le adesioni
ottenute.
Di seguito si riportano alcuni documenti essenziali.
*
1. La lettera aperta del 3 luglio 2007
Contro l'aeroporto
Vorrei esprimere la mia contrarieta' al progetto dell'aeroporto a Viterbo.
Occorrerebbe ridurre il trasporto aereo, non incrementarlo.
Occorrerebbe diminuire i voli e rendere piu' sicuri gli aeroporti, non
aumentarli.
L'umanita' ha bisogno di piu' lentezza, non di piu' velocita'; di maggior
sicurezza, non di maggior rischio.
Il pianeta ha bisogno di rispetto e risanamento dell'ambiente, non di
ulteriore inquinamento.
Porre la questione in termini di concorrenza campanilistica tra tre citta'
(naturalmente ho letto l'interessante studio del Comitato per l'aeroporto di
Viterbo, che presuppone la positivita' della scelta di incrementare il
trasporto aereo e si concentra sull'argomentare in favore della
localizzazione del terzo polo aeroportuale laziale a Viterbo rispetto a
Frosinone e Latina) e' un modo per non porre il vero problema: servono
davvero nuovi aeroporti? Non servirebbe invece piu' sicurezza, piu' qualita'
dell'ambiente, un'economia piu' rispettosa della natura e delle persone?
Il territorio viterbese ha bisogno di migliore mobilita' ferroviaria, di
maggiori e migliori servizi sanitari e sociali, di una edilizia non
speculativa e non devastante che garantisca una casa a tutti, della difesa
dell'ambiente e dei beni naturali e culturali, del sostegno alle reali
vocazioni produttive centrate sull'agricoltura, sull'artigianato, sui beni
ambientali e culturali e quindi anche sull'ospitalita' che sono peculiari
dell'Alto Lazio.
Vale per il viterbese quello che vale ovunque: occorre un modello di
sviluppo autocentrato con tecnologie appropriate.
E vale per il mondo intero l'esigenza gia' segnalata da anni sia dagli
studiosi che dalle conferenze istituzionali internazionali e dai protocolli
in quelle sedi elaborati: l'esigenza di passare a un modello di mobilita'
sostenibile, l'esigenza di ridurre le emissioni inquinanti, l'esigenza di
una mobilita' che privilegi la sicurezza degli esseri umani e la difesa
della biosfera. Il trasporto aereo, come quello automobilistico privato, va
drasticamente ridotto, e non incentivato.
Continuo a trovare assai persuasive le analisi di Ivan Illich e di Murray
Bookchin, di Mohandas Gandhi e di Vandana Shiva, di Alexander Langer e di
Guido Viale; ed alcune idee che in forma forse un po' semplificata propone
da anni Serge Latouche (e con lui la scuola di pensiero del Movimento
antiutilitarista nelle scienze sociali e della "teoria della decrescita" -
che su questioni cruciali non e' poi cosi' lontana da alcune intuizioni
formulate alcuni decenni fa anche dagli studi promossi dal Club di Roma di
Aurelio Peccei).
In anni che sembrano assai lontani solo perche' rapidamente dimenticati,
molte persone di questa provincia si opposero a devastanti progetti e a
umilianti servitu'. Di quelle esperienze di cui ebbi l'onore di essere uno
degli animatori e' erede oggi ad esempio la lotta contro le centrali a
carbone e quelle sui rifiuti in difesa del diritto alla salute e della
legalita', quelle per difendere l'acqua come bene comune, ed altre
esperienze ancora di limpido impegno civile.
All'epoca argomentai in un'infinita' di articoli, relazioni, opuscoli,
bibliografie ragionate le ragioni forti dell'opposizione alla devastazione
dell'ambiente e come esse si intrecciassero all'impegno per la legalita' e
contro i poteri criminali, e come esse si fondassero su un'analisi non
campanilistica ma globale e solidale, fondata su quel "principio
responsabilita'" acutamente tematizzato da Hans Jonas.
Last, but not least: da dieci anni non ho piu' incarichi pubblici e ho
concentrato il mio impegno civile sulla questione che mi sembra decisiva nel
tempo presente: l'opposizione alla guerra e la proposizione di una politica
di pace con mezzi di pace, ovvero attraverso la scelta della nonviolenza. Se
oggi torno ad occuparmi di una questione che potrebbe sembrare "locale" e'
perche' in essa invece vedo implicate questioni generali, e mi sembra - ma
posso sbagliarmi, da anni non seguo con adeguata attenzione le vicende
locali - che non si siano levate fin qui altre voci a dichiarare con
chiarezza una decisa opposizione esplicita ed argomentata alla proposta
dell'aeroporto a Viterbo.
Grazie per l'attenzione, cordialmente
Peppe Sini
Viterbo, 3 luglio 2007
*
2. Il comunicato del 25 luglio 2007 sulla costituzione del comitato
Costituito a Viterbo un comitato di opposizione all'aeroporto
Alcune proposte di riflessione per un dibattito pubblico
Il 24 luglio 2007 si e' costituito a Viterbo un comitato di opposizione al
progetto di costruzione del nuovo aeroporto.
Il Comitato e' promosso da persone da anni impegnate in varie esperienze di
solidarieta', per i diritti umani e la pace, per l'ambiente e il diritto
alla salute, per un modello di sviluppo non distruttivo.
Proponiamo alla riflessione pubblica le seguenti preoccupazioni:
a) La realizzazione dell'aeroporto rappresenta un reale pericolo di
devastazione ambientale, di inquinamento della qualita' dell'aria e
acustico, con i conseguenti gravi danni per la salute, il benessere e la
sicurezza delle persone. Contribuisce a stravolgere la naturale vocazione
agricola e turistica di qualita' del territorio viterbese. Aggiunge una
nuova pressione su un'area gia' sottoposta, in gran parte, a servitu'
energetiche, militari e speculative - in particolare edilizia, che continua
la cementificazione di vaste aree dei comuni viterbesi.
b) Il modello di mobilita' cui questo progetto e' interno e' vecchio,
superato e pericoloso come dimostrano gli studi scientifici piu' recenti.
Dovrebbe essere invece incrementato e migliorato il trasporto su rotaia
anche per le grandi distanze in quanto piu' sicuro e meno inquinante, cosi'
come, prima di tutto, dovrebbe essere fortemente potenziato il trasporto
ferroviario del viterbese.
c) La costruzione dell'aeroporto non rappresenta un'occasione di effettivo
sviluppo per la citta' di Viterbo poiche' essa diverrebbe per i viaggiatori
semplicemente un'area di transito per altre destinazioni, come avviene gia'
per le piccole citta' sedi di scali aerei, e la valorizzazione delle
preziose risorse culturali e ambientali della citta' di Viterbo passerebbe
in secondo piano rispetto a tale funzione di scalo aereo, il che potrebbe
implicare in prospettiva un possibile danno anche per il turismo e gli
ambiti occupazionali ad esso collegati.
d) Le ragioni che giustificano la necessita' di un terzo scalo aereo nella
Regione Lazio non sono ragionevoli ne' condivisibili poiche' ripropongono ed
amplificano un modello di mobilita', e particolarmente di viaggio e di
viaggiatore, in cui si privilegia unicamente la velocita' degli spostamenti
e il guadagno delle compagnie aeree a scapito della salute, della
salvaguardia ambientale e del viaggio inteso come esperienza e conoscenza
dei luoghi e delle persone.
Il comitato espone queste prime sommarie ragioni di preoccupazione che
motivano la sua opposizione al progetto aeroportuale, ad esse se ne
aggiungono altre legate a considerazioni piu' generali sulla necessita' di
un impegno urgente in difesa del clima e della biosfera: il trasporto aereo
e' fortemente inquinante; e piu' in generale e' necessario ed urgente
muovere verso scelte di modelli di sviluppo ecologicamente sostenibili,
autocentrati e con tecnologie appropriate, che si basino su criteri di
sobrieta' e condivisione responsabile, di primato della persona umana e di
rispetto della natura, rispetto a scelte distruttive e finalizzate
prevalentemente se non unicamente alla massimizzazione del profitto e ad uno
sfrenato consumismo incompatibile con i limiti della natura.
Il comitato intende promuovere un'ampia ed attenta discussione su questo
progetto in tutti i suoi aspetti, con particolar riferimento anche al
modello di mobilita' e al modello di sviluppo cui esso e' di fatto
collegato, ed alle sue decisive implicazioni economiche, ambientali,
tecnologiche, sociali e culturali.
Il comitato intende sollecitare una riflessione che coinvolga tutti i
cittadini, le comunita' locali, le esperienze associative e le istituzioni,
affinche' con l'esercizio della partecipazione democratica tutte le persone
possano essere protagoniste consapevoli di una scelta che in questa fase si
presenta complessa, con molti aspetti da chiarire, e che richiede una
discussione ampia, approfondita, informata e consapevole, rispettosa delle
opinioni di tutti, democratica nel senso pieno del termine.
Una scelta che a nostro avviso richiede di attenersi a quel "principio di
precauzione" secondo il quale prima di prendere una decisione che puo'
essere irreversibile e che puo' avere effetti gravemente negativi nel lungo
periodo e in una logica sistemica, occorre una valutazione per quanto
possibile completa e obiettiva delle sue conseguenze, e qualora emerga che
vi siano esiti nocivi, o anche soltanto che restino delle zone d'ombra o vi
siano fondati motivi di preoccupazione, allora e' doveroso astenersi dalla
realizzazione di quel progetto.
Nell'Alto Lazio tutti ricordiamo le conseguenze nefaste di decisioni passate
che all'epoca venivano presentate come positive e dai benefici effetti, e
che invece hanno gravemente danneggiato la popolazione, aggredito il
territorio e sovente inibito la possibilita' di uno sviluppo corretto e
adeguato.
Il comitato si propone di promuovere anche un'attivita' di studio, di
documentazione e di sensibilizzazione sui temi sopra indicati.
Non abbiamo la pretesa di offrire delle risposte preconfezionate, ma
intendiamo formulare delle domande ed esporre delle preoccupazioni alle
quali e' interesse di tutti cercare insieme delle risposte nel confronto
pubblico, con il conforto della piu' rigorosa ed aggiornata riflessione
scientifica, e nella comune assunzione di responsabilita' in difesa della
biosfera e del diritto a una vita degna e sicura delle persone presenti e
delle generazioni future.
Comitato di opposizione alla costruzione dell'aeroporto
Viterbo, 25 luglio 2007
*
3. Un resoconto della seduta del Consiglio provinciale di Viterbo del 30
luglio 2007
Resoconto della seduta del Consiglio provinciale di Viterbo del 30 luglio
2007 sul tema della realizzazione del terzo polo aeroportuale del Lazio a
Viterbo, seduta aperta alla partecipazione di enti locali, associazioni e
cittadini
La seduta e' iniziata nel pomeriggio di lunedi' 30 luglio 2007, dopo
l'intervento introduttivo del presidente della Provincia Alessandro Mazzoli
e' intervenuto brevemente un rappresentante del Comitato a favore
dell'aeroporto e subito dopo e' intervenuta la dottoressa Antonella Litta,
portavoce del comitato che si oppone all'aeroporto.
La dottoressa Litta ha svolto quella che a parere di molti intervenuti e'
stata la vera e propria relazione introduttiva dell'incontro, ed infatti
pressoche' tutti gli interventi successivi ad essa hanno fatto riferimento.
Si e' poi avviato un vivace dibattito in cui sono intervenuti sia fautori
che oppositori del progetto. Tra gli interventi piu' rilevanti quello del
professor Mauro Sarnari e quello dell'architetto Giuseppe Tacconi, che hanno
ripreso, illustrato ed argomentato i principali e piu' forti motivi di
opposizione al'opera.
Molti gli interventi di amministratori comunali e provinciali, vari sindaci
del viterbese - tra cui quello di Viterbo Giancarlo Gabbianelli -, la
senatrice Laura Allegrini, il senatore Giulio Marini.
L'incontro e' terminato con gli interventi conclusivi di Peppe Sini (che ha
ribadito le ragioni dell'opposizione all'aeroporto), dell'assessore
provinciale ai trasporti Trappolini, del presidente Mazzoli.
Quella che era stata forse prevista dai promotori come una sorta di parata
in favore dell'aeroporto e' divenuta invece la prima vera occasione di
confronto pubblico in sede istituzionale a Viterbo in cui le posizioni e le
argomentazioni degli oppositori al progetto sono emerse in tutta la loro
nettezza ed efficacia.
La relazione della dottoressa Litta, che ha esposto con precisione,
chiarezza ed energia le profonde preoccupazioni per le drammatiche
conseguenze sanitarie ed amobientali di una eventuale realizzazione
dell'opera, ha costretto tutti gli intervenuti ad una riflessione
ineludibile.
Nella delegazione del comitato che si oppone all'aeroporto vi era inoltre
una presenza illustre nella storia della cultura civile e dell'ambientalismo
viterbese: il professor Osvaldo Ercoli, gia consigliere comunale e
provinciale e simbolo indiscusso per tutti i viterbesi di rigore morale e
intellettuale.
Va segnalato che alcune forze politiche che in passato avevano espresso una
posizione subalterna e non meditata nei confronti dell'opera, sembra che ora
stiano rivedendo le posizioni: e' ragionevole supporre che i Verdi usciranno
dal silenzio, mentre il Prc nelle ultime settimane ha cominciato ad
esprimere una posizione di sempre piu' netta contrarieta' all'aeroporto. Nel
corso del dibattito nel Consiglio provinciale di lunedi' 30 luglio sia il
sindaco di Viterbo (An) che il presidente della Provincia (Ds), che pure
entrambi hanno ancora espresso un sostegno al progetto, hanno riconosciuto
la rilevanza e l'ineludibilita' delle questioni poste dal comitato che si
oppone all'aeroporto.
Si apre a Viterbo finalmente una fase di dibattito anche nelle sedi e nelle
rappresentanze istituzionali in cui la forza delle argomentazioni del
Comitato che si oppone all'aeroporto avra' modo di dispiegarsi pienamente.
Il comitato che si oppone all'aeroporto sta preparando una conferenza stampa
che avra' luogo tra pochi giorni a Viterbo per avviare una campagna di
rigorosa informazione scientifica e di adeguata sensibilizzazione pubblica.
Nota per la stampa a cura del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo
Viterbo, 31 luglio 2007
*
4. Una sintesi della conferenza stampa del 3 agosto 2007
Si e' svolta a Viterbo la conferenza del comitato che si oppone
all'aeroporto
Si e' svolta venerdi' 3 agosto 2007 a Viterbo la conferenza stampa del
comitato che si oppone alla realizzazione del terzo polo aeroportuale del
Lazio e chiede un ridimensionamento del trasporto aereo in quanto altamente
inquinante e pericoloso per l'ambiente e la salute dei cittadini.
L'incontro e' stato aperto dalla dottoressa Antonella Litta, portavoce del
Comitato, che ha riassunto i temi gia' svolti nella sua apprezzata relazione
tenuta al Consiglio Provinciale di Viterbo del 30 luglio.
E' poi intervenuta la dottoressa Marinella Correggia, saggista scientifica,
autrice di molte pubblicazioni e referente italiano della rete
internazionale dei comitati che denunciano il grave impatto ambientale del
trasporto aereo con particolar riferimento all'emergenza globale del
surriscaldamento del clima.
L'incontro e' stato moderato da Peppe Sini, responsabile del Centro di
ricerca per la pace di Viterbo.
Sono intervenuti tra gli altri il dottor Walter Mancini, l'architetto e gia'
docente universitario Giuseppe Tacconi, il professor Mauro Sarnari, il
professor Alessandro Pizzi gia' sindaco di Soriano nel Cimino, il professor
Osvaldo Ercoli gia' consigliere comunale e provinciale, che hanno esposto le
ragioni dell'opposizione all'opera.
Erano presenti persone rappresentative di varie esperienze di impegno civile
e di impegno culturale nella citta' e nella provincia.
Naturalmente vi e' stato anche lo spazio per l'espressione di voci
favorevoli all'opera (a conferma di uno stile di comunicazione aperto
all'ascolto delle opinioni altrui).
Un contributo cospicuo e' stato dato dai giornalisti, con molte domande
tutte pertinenti ed impegnative, che hanno dato luogo ad una riflessione
vivace, polifonica ed appassionante. A tutti loro va il piu' vivo
ringraziamento del Comitato.
La conferenza stampa si e' prolungata per oltre due ore, a conferma
dell'importanza di una disamina pubblica adeguata dei temi in discussione.
Il comitato che si oppone alla realizzazione del terzo polo aeroportuale del
Lazio e chiede un ridimensionamento del trasporto aereo
Viterbo, 3 agosto 2007
*
5. L'appello diffuso l'11 agosto 2007
Un aeroporto a Viterbo? No, grazie
E' necessario invece ridurre il trasporto aereo
Diciamo alcune semplici verita' fin qui sottovalutate o tenute nascoste:
1. Un aeroporto provoca gravi danni alla salute della popolazione che vive
nei dintorni
- sia attraverso l'inquinamento dell'aria, che causa gravi patologie;
- sia attraverso l'inquinamento acustico.
2. Il trasporto aereo provoca gravissimi danni al clima
- contribuisce enormemente al surriscaldamento del clima del pianeta.
3. Il trasporto aereo danneggia gravemente l'ambiente
- sia a livello globale;
- sia a livello locale.
4. Il trasporto aereo e' antieconomico
- consuma piu' energia di ogni altro mezzo di trasporto;
- danneggia gravemente la biosfera;
- costa molto alla comunita' poiche' e' fortemente sovvenzionato sia da da
finanziamenti pubblici sia da esenzioni ed agevolazioni fiscali (mente si
effettuano sciagurati tagli di bilancio per sanita' ed assistenza):
paradossalmente la maggior parte dei costi del trasporto aereo li pagano i
cittadini che non lo usano;
- danneggiando l'ambiente e sottraendo risorse pubbliche non aiuta le
economie locali ma le impoverisce;
- l'occupazione nel settore e' limitata, spesso precaria, e le compagnie
hanno spesso condotte gravemente antisindacali.
5. Il trasporto aereo e' iniquo
- statisticamente e' dimostrato che e' soprattutto un privilegio dei ricchi;
- ma i costi li pagano soprattutto i bilanci pubblici, usando i fondi della
fiscalita' generale ricavati cioe' dalla tassazione di tutti i cittadini:
chi paga le tasse e' costretto, a sua insaputa e contro la sua volonta', a
finanziare le compagnie aeree (le quali invece le tasse le pagano ben poco,
godendo di agevolazioni e addirittura di esenzioni incredibili);
- le nocive conseguenze del trasporto aereo le pagano innanzitutto i poveri.
6. Il trasporto aereo non e' sicuro
- di tutte le modalita' di trasporto e' la piu' pericolosa, per i
viaggiatori e per chi vive nelle aree sorvolate.
7. Nel caso specifico dell'aeroporto a Viterbo manca completamente la
Valutazione d'impatto ambientale
- Come si puo' decidere di realizzare un'opera pubblica di tali dimensioni
ed impatto senza rispettare quanto previsto dalla legislazione vigente?
- Come si puo' decidere di realizzare un'opera pubblica di tali dimensioni
ed impatto senza neppure uno straccio di studio sulle conseguenze
ambientali, sanitarie, sociali e sul modello di sviluppo del territorio?
8. Non solo non e' affatto certo che l'aeroporto avra' un benefico effetto
sull'economia viterbese, ma anzi e' piu' che lecito dubitarne
- il turismo low cost (cui l'aeroporto sarebbe destinato) e' un turismo
"mordi e fuggi" che in grandissima parte atterrerebbe a Viterbo solo per
arrivare al piu' presto a Roma (come gia' accade a Ciampino e a Fiumicino);
- se si investiranno ingenti risorse statali e regionali nell'Alto Lazio per
realizzarvi un aeroporto, e' evidente che - per un ovvio ragionamento di
ripartizione delle risorse tra le diverse realta' territoriali - non
potranno essere assegnate alla stessa zona ulteriori risorse statali e
regionali per altre strutture ed attivita', ovvero per opportunita' di
sviluppo esse si' utili e coerenti con la valorizzazione dei beni ambientali
e culturali e con le vocazioni produttive della nostra terra (beni e
vocazioni che l'impatto dell'aeroporto puo' pesantemente danneggiare,
rivelandosi per quello che e': un'ennesima gravosa servitu');
- Viterbo nell'ambito della mobilita' ha bisogno innanzitutto di migliorare
la rete ferroviaria ed i collegamenti con Roma, con Orte e con
Civitavecchia.
9. La popolazione viterbese non e' stata fin qui informata sui danni certi e
sui pericoli probabili
- gli enti locali hanno fatto molta pessima propaganda (sperperando a tal
fine tempo e risorse che potevano e dovevano essere diversamente utilizzati)
ed hanno scandalosamente taciuto su tutte le questioni sopra indicate;
- le cittadine e i cittadini sono stai ingannati da una propaganda da parte
di pubblici amministratori poco cauti e poco scrupolosi fatta di false
alternative, di esasperato campanilismo con punte di xenofobia, di
grottesche baruffe, di ultimatum costantemente smentiti dai fatti.
E' ora che tutte le cittadine e tutti i cittadini siano onestamente
informati, perche' una decisione cosi' grave e dagli effetti cosi'
irreversibili non puo' essere presa da pochi rappresentanti di enti ed
imprese che peraltro avendo degli interessi economici direttamente implicati
sono parte in causa e non super partes.
Chiediamo che tutte le persone che vivono nell'Alto Lazio conoscano la
verita', che tutte le persone possano esprimere la loro opinione, che
l'intera popolazione sia coinvolta in un processo decisionale onesto,
partecipato, informato su basi rigorosamente scientifiche, in un autentico
esercizio di sovranita' popolare e di democrazia.
Chiediamo che sia rispettato il diritto alla salute.
Chiediamo che sia rispettato il diritto alla sicurezza.
Chiediamo che sia rispettato il diritto a un ambiente vivibile.
Chiediamo che sia rispettato il diritto a un lavoro dignitoso e sicuro.
Chiediamo che sia rispettato il diritto alla mobilita' per tutti e non solo
per pochi privilegiati.
Chiediamo che decisioni che riguardano tutti siano discusse da tutti e prese
in modo democratico.
Chiediamo che prevalga la responsabilita', la solidarieta', la democrazia.
Siamo solidali con i cittadini di Ciampino, vittime dell'estrema nocivita'
dell'aeroporto.
Siamo solidali con tutti gli esseri umani che subiscono le conseguenze
dell'effetto serra cui il trasporto aereo contribuisce in misura cosi'
rilevante.
*
6. La lettera al Ministro dei Trasporti dell'8 settembre 2008
Al Ministro dei Trasporti
Egregio Ministro,
le scriviamo come cittadini residenti nel viterbese e come rappresentanti di
movimenti e strutture che si impegnano in difesa dell'ambiente, della
qualita' della vita, della civile convivenza, della legalita', dei diritti
umani di tutti gli esseri umani.
Siamo molto preoccupati della prospettiva che a Viterbo si realizzi un
aeroporto per voli low cost come terzo polo aeroportuale laziale e ci sembra
necessario informarla che l'eventuale realizzazione di questa grande opera
avrebbe conseguenze disastrose.
Ma procediamo per ordine.
1. Ridurre e non incrementare il trasporto aereo
Da tempo si sente parlare del progetto di incrementare anziche' ridurre il
trasporto aereo e le basi aeroportuali ad esso intese nel territorio
laziale.
Crediamo che sia un grave errore: il trasporto aereo deve essere ridotto e
non aumentato:
- deve essere ridotto perche' contribuisce notevolmente al surriscaldamento
del clima, la piu' grave emergenza ambientale planetaria che occorre
fronteggiare con urgenti ed energici provvedimenti;
- deve essere ridotto perche' fortemente inquinante e dannoso per la salute,
sia per l'inquinamento provocato dalle emissioni nocive, sia per
l'inquinamento acustico delle aree nelle vicinanze degli aeroporti;
- deve essere ridotto perche' insostenibilmente energivoro,
incomparabilmente piu' di altre forme di mobilita';
- deve essere ridotto perche' antieconomico, ed assai costoso per il
pubblico erario che lo sostiene fortemente sia con finanziamenti diretti sia
concedendo alle compagnie aeree agevolazioni e fin esenzioni fiscali
semplicemente scandalose.
Ricapitolando: deve essere ridotto perche' e' necessario limitare i danni
che provoca alla biosfera, agli ecosistemi locali, alle persone,
all'economia e alle finanze dello stato.
2. Un disastro ecologico, sanitario ed economico a Viterbo
La proposta di realizzare a Viterbo un aeroporto per voli low cost per il
turismo "mordi e fuggi" per Roma e' semplicemente insensata:
- perche' anche se si realizzasse a Viterbo l'infrastruttura a tal fine, poi
da Viterbo per Roma sarebbe necessario un viaggio in treno di due ore - dato
che una classe politica ed amministrativa a dir poco evidentemente
inadeguata si e' nel corso degli anni disinteressata della rete ferroviaria,
col risultato che la linea Civitavecchia-Capranica-Orte e' chiusa, e tanto
quella Viterbo-Orte quanto quella Viterbo-Capranica-Roma hanno tempi di
percorrenza biblici;
- perche' devasterebbe col suo impatto un'area di grande pregio ambientale,
storico, culturale, sociale ed economico: l'area delle terme e del Bulicame
che costituisce per Viterbo un irrinunciabile elemento di identita'
storico-culturale e un fondamentale bene ambientale e socio-economico;
- perche' colpirebbe interi popolosi quartieri della citta' con un
inquinamento acustico gravissimo tale da rendere invivibile la quotidianita'
di decine di migliaia di residenti;
- perche' danneggerebbe irreversibilmente i beni culturali e ambientali e le
vocazioni produttive del viterbese e la qualita' della vita di molti
cittadini che vi abitano;
- perche' provocherebbe un ulteriore aggravamento dell'aggressione al
territorio altolaziale da parte di un devastante modello di sviluppo fondato
sulle servitu' e la speculazione: l'alto Lazio ha gia' subito e subisce le
nocive, pesanti conseguenze di servitu' energetiche e militari, di grandi
opere insensate, di speculazioni edilizie dissennate, di discariche
illegali, della penetrazione dei poteri criminali a questi "affari"
connessa.
3. Per Viterbo
Viterbo ha bisogno di ben altro:
- ha bisogno di un deciso potenziamento delle ferrovie per i pendolari e per
il commercio: affinche' sia finalmente garantito un adeguato collegamento
tra Viterbo e Civitavecchia, Viterbo e Orte, Viterbo e Roma;
- ha bisogno della difesa e valorizzazione dei beni ambientali e culturali;
- ha bisogno di sostegno alle sue reali vocazioni produttive: l'agricoltura
di qualita', il turismo di qualita', il termalismo sociale, l'alta
formazione e la ricerca in campo agrario, forestale, ambientale,
archeologico, storico e artistico.
4. Ma anche per Frosinone e per Latina
Ma non sono accettabili neanche le ipotesi di realizzare a Frosinone o a
Latina il cosiddetto "terzo polo aeroportuale del Lazio" per il turismo low
cost "mordi e fuggi" diretto a Roma.
In ambedue i siti indicati da proponenti avventati e' evidente infatti che
sussistono rilevanti elementi ostativi che naturalmente non e' questa la
sede per illustrare, sia pur riassuntivamente.
5. Per Ciampino
E' necessario e urgente dal nostro punto di vista ridurre il trasporto
aereo, anche ed in primo luogo per rendere meno invivibile la situazione di
gravissimo danno che tuttora subisce la popolazione di Ciampino e delle aree
limitrofe: una situazione inammissibile, ampiamente documentata sotto ogni
profilo; ed ai cittadini di Campino va naturalmente la nostra piena
solidarieta', e il nostro pieno sostegno alle loro legittime richieste.
6. Rinunciare al terzo polo aeroportuale laziale
Si tratta quindi, a nostro parere, di rinunciare ad inseguire il sogno di
una proliferazione di aeroporti; di rinunciare a incentivare un turismo
"mordi e fuggi" consumista, antieducativo e dagli effetti distruttivi; e di
promuovere invece una mobilita' adeguata, un turismo consapevole e
responsabile, accessibile a tutti, coerente con le finalita' di apprezzare i
beni culturali e ambientali e di fare esperienze umane significative.
7. Tutelare i lavoratori
Non solo: le segnaliamo anche che - come e' ampiamente documentato - le
compagnie low cost sovente hanno condotte antisindacali, e che quindi deve
essere preoccupazione dei pubblici poteri tutelare i diritti dei lavoratori
e garantire l'osservanza delle leggi.
La condotta antisindacale di talune compagnie low cost rivela anche come
esse non promuovano occupazione stabile e qualificata, ma forme di
precariato e di lavoro sottoposto a meccanismi di pressione ai limiti del
ricatto.
8. Rispettare la legge
Le chiediamo di impedire che si realizzi un mega-aeroporto in assenza del
pieno espletamento della Valutazione d'impatto ambientale cosi' come
previsto dalla legislazione vigente.
Non e' stata fin qui mai resa di pubblico dominio una progettualita'
adeguata, complessiva, ostensibile, sulla quale potesse esercitarsi quella
procedura che la normativa sulla Valutazione d'impatto ambientale
esplicitamente prevede.
Non vorremmo che in questa vicenda si procedesse a colpi di "fatti compiuti"
o col classico squallido metodo di eludere un esame complessivo fingendo che
si procede solo a parziali interventi che nell'insieme configurano una
grande opera ma che singola realizzazione per singola realizzazione possono
apparire come opere non rilevanti e quindi non rientranti nei vincoli
legislativi che alle grandi opere sono posti.
Le chiediamo di far rispettare le leggi a tutela dell'ambiente, dei beni
culturali, della salute e dei diritti dei cittadini; le procedure
amministrative e i vincoli urbanistici e territoriali; la normativa locale,
nazionale ed europea.
Le chiediamo di vigilare e di essere inflessibile nel far valere l'obbligo
del pieno rispetto della legge e nel contrastare ogni eventuale illecito
affarismo e ogni eventuale operazione speculativa che possa essersi data o
essere in divenire.
Le chiediamo altresi' una verifica sugli atti gia' compiuti dagli enti
locali, sui finanziamenti eventualmente gia' stanziati, o anche erogati, o
addirittura utilizzati per opere connesse alla realizzazione di un aeroporto
per voli low cost per il quale a tutt'oggi manca finanche un'adeguata
progettazione e un'adeguata verifica di compatibilita' con quanto dalle
leggi disposto.
9. Significative adesioni al nostro appello
Le segnaliamo infine che all'appello promosso dal Comitato che si oppone
all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo
sono gia' pervenute numerosissime dichiarazioni di attenzione, sostegno e
adesione, tra cui quelle graditissime del magistrato Ferdinando Imposimato;
di scienziati come Angelo Baracca, Virginio Bettini, Giorgio Cortellessa,
Marcello Cini, Giorgio Nebbia; di altri cattedratici universitari come Rocco
Altieri, Andrea Canevaro, Domenico Jervolino, Raffaele Mantegazza, Arnaldo
Nesti, Luigi Piccioni, Giuliano Pontara, Elena Pulcini, Silvia Vegetti
Finzi; di scrittrici e saggiste come Dacia Maraini e Lea Melandri; di
intellettuali come Giancarla Codrignani, Enrico Peyretti, Bruno Segre,
Renato Solmi; di personalita' della vita civile e dell'impegno sociale ed
educativo come Marinella Correggia, Pasquale Iannamorelli, Daniele Lugli,
Luigi Malabarba, Anna Puglisi, Umberto Santino, Mao Valpiana, e ancora di
vari parlamentari europei, senatori e deputati al parlamento italiano,
consiglieri regionali del Lazio.
10. Una richiesta di incontro
Siamo infine a chiederle un incontro per poterle meglio illustrare quanto
succintamente descritto nella presente lettera.
Restiamo a sua disposizione per ogni ulteriore chiarimento e confidiamo
nella possibilita' di incontrarla al piu' presto.
Ringraziandola per l'attenzione, voglia gradire cordiali saluti ed auguri di
buon lavoro,
Antonella Litta, portavoce del Comitato che si oppone all'aeroporto di
Viterbo
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo
Viterbo, 8 settembre 2007

3. SOLIDARIETA'. ALCUNE RILEVANTI PERSONALITA' CHE HANNO ESPRESSO
SOLIDARIETA' AL COMITATO

A livello nazionale hanno espresso attenzione, apprezzamento e sostegno alla
nostra iniziativa personalita' illustri come il magistrato Ferdinando
Imposimato, la vicepresidente del Parlamento Europeo Luisa Morgantini, padre
Alex Zanotelli.
Scienziati come Angelo Baracca, Virginio Bettini, Marcello Cini, Paul
Connett, Giorgio Cortellessa, Giuseppe Nascetti, Giorgio Nebbia, Gianni
Tamino, Federico Valerio.
Altri cattedratici universitari come Rocco Altieri, Anna Bravo, Andrea
Canevaro, Andrea Cozzo, Giovanna Fiume, Nella Ginatempo, Domenico Jervolino,
Fulvio Cesare Manara, Raffaele Mantegazza, Arnaldo Nesti, Luigi Piccioni,
Giuliano Pontara, Lorenzo Porta, Elena Pulcini, Claudio Riolo, Annamaria
Rivera, Antonella Sapio, Giovanni Scotto, Sergio Tanzarella, Silvia Vegetti
Finzi.
Scrittrici e saggiste come Dacia Maraini, Lea Melandri.
Intellettuali come Maria D'Asaro, Franco Barbero, Eleonora Bellini, Valeria
Borgia, Patrizia Caporossi, Augusto Cavadi, Chiara Cavallaro, Giancarla
Codrignani, Bruno Dei, Paola Del Zoppo, Francesco De Notaris, Maria G. Di
Rienzo, Daniele Gallo, Pupa Garribba, Giorgio Giannini, Federica Giardini,
Angela Giuffrida, Fulvio Grimaldi, Letizia Lanza, Elena Liotta, Fiora
Luzzatto, Paola Mancinelli, Attilio Mangano, Enzo Mazzi, Sara Michieletto,
Elena Monguzzi, Daniela Musumeci, Diana Napoli, Nadia Neri, Helene
Paraskeva', Sergio Paronetto, Francesco Pistolato, Rosangela Pesenti, Enrico
Peyretti, Tiziana Plebani, Giovanna Providenti, Elio Rindone, Giovanna
Rossiello, Anna Saleppichi, Brunetto Salvarani, Bruno Segre, Paola Sessa,
Renato Solmi, Giuseppe Tacconi.
Personalita' della vita civile e dell'impegno sociale ed educativo come
Normanna Albertini, Giacomo Alessandroni, Alessandro Ambrosin, Roberto
Barcaroli, Luciano Benini, Norma Bertullacelli, Carla Biavati, Michele
Boato, Liliana Boranga, Franco Borghi, Adriana Bottini, Elena Buccoliero,
Paolo Buffoni, Giuseppe Burgio, Elisabetta Caravati, Tiziano Cardosi,
Giovanni Colombo, Marinella Correggia, Sergio Dalmasso, Leila Lisa D'Angelo,
Riccardo Dello Sbarba, Emilio De Paolis, Gabriele De Veris, Giuliano Falco,
Carlo Ferraris, Gianni Ghirga, Agnese Ginocchio, Dario Giocondi, Carlo
Gubitosa, Pasquale Iannamorelli, Floriana Lipparini, Francesco Lo Cascio,
Daniele Lugli, Luigi Malabarba, Maria Antonietta Malleo, Giovanni Mandorino,
Nello Margiotta, Carla Mariani, Gian Marco Martignoni, Luca Martinelli,
Raffaella Mendolia, Michele Meomartino, Carmine Miccoli, Maddalena Micotti,
Mauro Mocci, Luisa Mondo, Adriano Moratto, Fiamma Negrini, Beppe Pavan,
Paola Pavese, Strato Petrucci, Enzo Piffer, Luciano Polverari, Anna Puglisi,
Piercarlo Racca, Fabio Ragaini, Elio Romano, Carlo Ruta, Silvana Sacchi,
Raffaello Saffioti, Luca Salvi, Antonia Sani, Umberto Santino, Giovanni
Sarubbi, Eugenio Scardaccione, Anna Schgraffer, Silvano Tartarini, Tiziano
Tissino, Amedeo Tosi, Mao Valpiana, Claudio Vedovelli, Marcello Vigli.
Il magistrato Gennaro Francione.
Il sottosegretario Paolo Cento.
I parlamentari europei Vittorio Agnoletto, Vincenzo Aita, Giovanni
Berlinguer, Giusto Catania, Giulietto Chiesa, Claudio Fava, Monica Frassoni,
Sepp Kusstatscher, la gia' citata Luisa Morgantini, Roberto Musacchio,
Pasqualina Napoletano.
I senatori e deputati al parlamento italiano Maurizio Acerbo, Angelo
Bonelli, Salvatore Bonadonna, Paolo Cacciari, Salvatore Cannavo', Giovanna
Capelli, Anna Donati, Rina Gagliardi, Haidi Giuliani, Salvatore Iacomino,
Vladimir Luxuria, Francesco Martone, Lidia Menapace, Maria Cristina Perugia,
Paolo Russo, Gianpaolo Silvestri, Massimiliano Smeriglio, Gino Sperandio,
Tiziana Valpiana.
I consiglieri regionali del Lazio Roberto Alagna, Enrico Luciani, Ivano
Peduzzi, Anna Pizzo.
Numerosissime persone del viterbese, tra cui autorevoli figure delle
istituzioni e della vita civile.
Movimenti come il presidio permanente "No Dal Molin" di Vicenza, il
congresso nazionale del Movimento Nonviolento.
Questo elenco e' ovviamente parziale e provvisorio, e ci scusiamo con le
molte personalita' che ci hanno gia' comunicato la loro attenzione,
solidarieta' ed adesione ed i cui nomi non abbiamo ancora avuto modo di
inserire.

4. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE ALL'AEROPORTO DI
VITERBO

Per informazioni e contatti: Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la
riduzione del trasporto aereo: e-mail: info@coipiediperterra.org , sito:
www.coipiediperterra.org
Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa
Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta@libero.it
Per ricevere questo notiziario: nbawac@tin.it

===================
COI PIEDI PER TERRA
===================
Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it
Numero 84 del 26 marzo 2008

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Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004
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L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la
redazione e': nbawac@tin.it

lunedì 24 marzo 2008

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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 83 del 24 marzo 2008

In questo numero:
1. Il segreto di Pulcinella. A Viterbo
2. Una intervista ad Antonella Litta
3. Una lettera aperta ai candidati a sindaco del Comune di Viterbo
4. Per contattare il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo

1. EDITORIALE. IL SEGRETO DI PULCINELLA. A VITERBO

Certi pubblici amministratori (o presunti, o aspiranti tali) del sistema di
potere del regime della corruzione, e i mezzi d'informazione loro sodali,
fanno ogni sforzo perche' non si sappia una elementare verita'.
Ma sempre piu' viterbesi stanno aprendo gli occhi, sempre piu' viterbesi
stanno ragionando con la propria testa, sempre piu' viterbesi sanno con
sempre maggior chiarezza quello che lorsignori speculatori e devastatori e
saccheggiatori di piu' o meno lungo corso vorrebbero restasse nascosto.
Ovvero che la realizzazione a Viterbo di un devastante mega-aeroporto per
voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma costituirebbe un disastro
per la citta' e per i cittadini sotto tutti i punti di vista.
*
E valga il vero.
- Un disastro sotto il punto di vista sanitario: con il grave danno alla
salute dei cittadini provocato dall'inquinamento chimico, acustico,
elettromagnetico.
- Un disastro sotto il punto di vista ambientale: con la devastazione di
aree di rilevantissimo valore naturalistico in un territorio che gia'
subisce pesanti aggressioni al suo ecosistema.
- Un disastro sotto il punto di vista dei beni culturali: poiche' verra'
pesantemente danneggiata l'area delle acque sulfuree del Bulicame, un bene
naturalistico, storico-culturale e terapeutico fondamentale per l'identita'
della citta'.
- Un disastro sotto il punto di vista dei beni terapeutici: poiche' verra'
irrimediabilmente colpita l'area termale e quindi si danneggera'
irreversibilmente proprio quel termalismo che e' una delle poche
possibilita' di valorizzazione sociale ed anche economica della citta'.
- Un disastro sotto il punto di vista dell'economia: sono del tutto fasulle
le bubbole secondo cui quest'opera portera' sviluppo e ricchezza: portera'
invece servitu' e impoverimento; poiche' distruggera' risorse fondamentali,
aggredira' e danneggera' le autentiche vocazioni produttive del territorio,
provochera' un grave deprezzamento di beni ed attivita' presenti o possibili
nelle aree che saranno maggiormente colpite particolarmente dal devastante
inquinamento acustico, come dall'inquinamento chimico; colpira' le persone
nella salute che e' il bene piu' prezioso.
- Un disastro sotto il punto di vista della sicurezza: un mega-aeroporto a
ridosso e praticamente dentro la citta' e' una follia e un crimine sotto
ogni punto di vista (Ciampino docet).
- Un disastro sotto il punto di vista dei trasporti per la comunita' locale:
al contrario di cio' che sostiene una propaganda mistificante e ingannevole
l'effetto dell'opera sara' di togliere risorse finanziarie al potenziamento
del trasporto pubblico locale e particolarmente a quello ferroviario, e di
intasare ancor piu' una gia' inefficiente viabilita' locale con le navette
che dall'aeroporto porteranno i turisti low cost direttamente a Roma
(poiche' e' ovvio che il turista che da molto lontano viene in aereo a
visitare Roma con un volo low cost ha fretta di arrivare a Roma, e non e'
minimamente interessato a Viterbo: cosicche' la citta' avra' solo il danno e
la beffa, l'asservimento e il veleno.
- Un disastro sotto il punto di vista dello sperpero dei soldi pubblici: si
bruceranno finanziamenti pubblici ingentissimi per un'opera che provochera'
solo danni enormi alla popolazione dell'Alto Lazio: non e' insensato? Certo,
vi saranno ristrettissime oligarchie politico-affaristiche, ristrettissimi
circoli speculativi che si arricchiranno accaparrando i soldi pubblici, ma
questo avverra' appunto a danno di tutti gli altri cittadini, cioe' della
quasi totalita' della popolazione (e a danno del pubblico erario, a danno
dei servizi pubblici, a danno dei diritti sociali, a danno della citta'
intera).
- Un disastro sotto il punto di vista del danno alla biosfera: poiche' il
trasporto aereo e' gravemente corresponsabile del surriscaldamento del
clima, contribuendovi per una rilevante quota-parte; cosicche' cio' che oggi
occorre per fronteggiare l'emergenza planetaria dell'effetto serra e' fare
scelte di riduzione drastica e immediata delle emissioni inquinanti che
provocano l'effetto serra, ed il trasporto aereo e' tra le attivita' che
vanno ridotte al piu' presto (non e' un caso che vari statisti
dell'occidente industrializzato anche di assai diverse culture politiche
sono concordi nel sostenere la necessita' di fermare la costruzione di nuovi
aeroporti e di diminuire il trasporto aereo).
- Un disastro sotto il punto di vista della violazione della legalita':
prova ne e' che la procedura sin qui seguita per la decisione che condanna
Viterbo ad essere vittima del devastante mega-aeroporto e' stata denunciata
da piu' parti per gravi inadeguatezze, per violazioni di norme e procedure,
per mancanza di fondamentali verifiche, per non essere stata ne' corretta,
ne' trasparente, ne' democratica. E bastera' dire che l'opera e' del tutto
priva delle verifiche e quindi dei requisiti previsti dalla vigente
legislazione in materia di Via (Valutazione d'impatto ambientale), Vas
(Valutazione ambientale strategica), Vis (Valutazione d'impatto sulla
salute).
- Un disastro sotto il punto di vista del rischio di incrementare la
penetrazione dei poteri criminali in un territorio che gia' ha subito e
subisce una grave aggressione mafiosa.
*
Viterbo ha bisogno di ben altro: di difendere il diritto alla salute e alla
sicurezza per tutti i cittadini; di difendere e valorizzare i suoi preziosi
beni ambientali e culturali, le sue autentiche vocazioni produttive
(l'agricoltura di qualita', il turismo di qualita', l'artigianato alle
risorse locali collegato, l'alta formazione, il termalismo...); di
potenziare le ferrovie e il trasporto pubblico locale a vantaggio dei
cittadini e delle attivita' produttive territoriali, migliorando i
collegamenti su ferro (attualmente disastrosi) con Civitavecchia, Orte e
Roma, e migliorando i collegamenti all'interno della provincia e con le
province e regioni limitrofe.
Viterbo ha bisogno di un modello di sviluppo che crei occupazione stabile
valorizzando le risorse territoriali, e non dell'ennesima servitu'
speculativa, dell'ennesima operazione coloniale, dell'ennesima "grande
opera" che toglie piu' lavoro di quanto non ne crei, che sottrae
opportunita' di lavoro stabile e tutelato per portare solo pochi miseri
posti di lavoro precari e sotto ricatto (si informino lorsignori sulle
condizioni occupazionali dei lavoratori ad esempio della compagnia di voli
low cost Ryan Air, che si rifiuta di rispettare le leggi italiane e tratta i
propri dipendenti in modi indegni di un paese civile).
Viterbo ha bisogno di piu' giustizia sociale, di una pubblica
amministrazione onesta, di uno sviluppo autocentrato e con tecnologie
appropriate, capace di valorizzare le risorse e creare lavoro stabile e
garantito. Per questo occorre opporsi ancora una volta a chi vuole
devastare, speculare e saccheggiare.
*
Queste cose sempre piu' viterbesi ormai le sanno.
E le sanno anche perche' in questi mesi hanno conosciuto la vicenda di
Ciampino ed hanno riflettuto su di essa: e mentre sono solidali con i
cittadini di Ciampino che non vogliono piu' subire le pesantissime
conseguenze nocive del trasporto aereo che su quella citta' insiste, non
vogliono neppure essere a loro volta "ciampinizzati". Occorre liberare
Ciampino dall'eccesso di voli, ed occorre farlo riducendo i voli, non
aggredendo ancora un'altra citta'.
E queste cose le sanno, con tanti cittadini di Viterbo e con tutti i
cittadini di Campino, anche tanti cittadini di Frosinone e Latina, anch'essi
minacciati dalla lobby politico-affaristica che nuovi aeroporti vuole
realizzare a danno della salute di tutti per ricavarne velenosi profitti.
*
E sapendo queste cose e' logico e doveroso opporsi all'operazione
speculativa che vorrebbe imporci il devastante mega-aeroporto.
E' per questo che il movimento che si oppone al devastante mega-aeroporto
per voli low cost a Viterbo ha ottenuto cosi' tanti e qualificati sostegni,
a livello nazionale e a livello locale.
E' per questo che con la forza della verita', con la forza della legalita',
con la forza della democrazia, con la forza del diritto riusciremo a
impedire questo scempio, questo saccheggio, questa devastazione, questa
infamia.
*
Solo certi pubblici amministratori (o presunti, o aspiranti tali) del
sistema di potere del regime della corruzione fingono di non saperlo. Ma lo
sanno anch'essi.
Solo certi mass-media del sistema di potere del regime della corruzione
fingono di non saperlo. Ma lo sanno anch'essi.
E se continuano ad ingannare e mistificare i cittadini, lo fanno con piena
contezza di quanto cio' sia sciagurato e scellerato.
*
Ma, per usare ancora una volta le immortali parole di Emile Zola, "la
verita' e' in marcia, e niente potra' fermarla".

2. RIFLESSIONE. UNA INTERVISTA AD ANTONELLA LITTA
[Antonella Litta e' la portavoce del Comitato che si oppone alla
realizzazione dell'aeroporto a Viterbo; svolge l'attivita' di medico di
medicina generale a Nepi (in provincia di Viterbo). E' specialista in
Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica
presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione
di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani
sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato
sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11,
pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per
l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia).
Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale
ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni
medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi
africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di
programmi di solidarieta' nazionale ed internazionale. Presidente del
Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla
pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente]

- "Coi piedi per terra": Si ha la sensazione che la campagna del comitato
che si oppone al devastante mega-aeroporto di Viterbo stia ottenendo
crescenti adesioni tra i cittadini di Viterbo. Anche la lobby
politico-affaristica che sostiene questa scandalosa operazione speculativa
e' costretta ad ammettere che le ragioni dell'opposizione, le ragioni del
comitato di cui sei portavoce, stanno ottenendo un ascolto e una
condivisione sempre piu' forti e persuasi nell'opinione pubblica viterbese.
E' cosi'? E a cosa attribuisci questo risultato?
- Antonella Litta: In effetti e' proprio cosi'. Abbiamo ottenuto questo
risultato con la forza e la verita' delle nostre ragioni e con il costante
impegno profuso nell'informazione dei cittadini.
Ormai la maggior parte dei viterbesi ha compreso quale enorme danno questo
progetto determinerebbe all'ambiente, alla salute e alle reali possibilita'
di crescita del nostro territorio. Penso a Viterbo come citta' termale e
citta' d'arte, e alle grandi prospettive occupazionali che l'intelligente
valorizzazione di queste due caratteristiche potrebbe rappresentare nel
concreto.
Queste importanti e vere possibilita' di sviluppo saranno invece per sempre
distrutte se dovesse realizzarsi l'aeroporto, che con tutte le sue strutture
di supporto e collegamento, verrebbe costruito proprio a ridosso dell'area
delle terme e del Bullicame.
*
- "Coi piedi per terra": E a livello nazionale come va l'impegno per la
riduzione del trasporto aereo? E come state lavorando per sostenere le altre
lotte territoriali, far circolare informazioni utili a tutti, promuovere
iniziative condivise?
- Antonella Litta: In questi mesi abbiamo intessuto una fitta rete di
rapporti con i tanti comitati che in Italia si oppongono alla costruzione di
nuovi aeroporti o all'ampliamento di quelli gia' esistenti.In particolare
c'e' una importante collaborazione con i cittadini dei comitati di Ciampino
che ormai da molti anni soffrono e denunciano i danni all'ambiente e alla
salute derivanti dalla presenza di un aeroporto nel quale transitano ogni
anno milioni di passeggeri. Una situazione che non ha determinato nessuno
sviluppo economico ed anzi una crescente riduzione di posti di lavoro. Ecco,
i fautori dell'aeroporto di Viterbo vorrebbero trasferire queste sofferenze
e problemi da Ciampino a Viterbo. La soluzione a nostro avviso sta invece
nel ridurre il traffico aereo e nel redigere un piano nazionale per la
mobilita' che favorisca il trasporto su rotaia e per mare e che utilizzi al
meglio gli aeroporti italiani gia' esistenti (che costituiscono gia' un
numero eccessivo).
Nel corso di questi mesi abbiamo realizzato un sito
(wwww.coipiediperterra.org) che offre informazioni, pubblicazioni,
documenti, interviste, links utili; abbiamo inoltre questo notiziario che
raggiunge oltre ventimila persone in tutta Italia.
Grazie a questa costante opera di informazione e sensibilizzazione sono
ormai moltissimi gli scienziati, i cattedratici, in Italia e all'estero, che
insieme a magistrati, giornalisti, parlamentari europei e nazionali,
consiglieri regionali e pubblici amministratori, guardano con attenzione e
tengono sotto osservazione quello che sta accadendo a Viterbo ed hanno
espresso solidarieta' ed adesione al nostro comitato. Quella stessa
attenzione e preoccupazione che invece manca ancora tra gran parte dei
politici e dei pubblici amministratori locali impegnati a vendere l'ennesima
fiaba, quella secondo cui il devastante mega-aeroporto di Viterbo sarebbe la
soluzione magica a tutti i problemi della citta' e della provincia: un
inganno scandaloso.
*
- "Coi piedi per terra": Insieme a Gianni Ghirga e Mauro Mocci, anch'essi
medici impegnati come te nell'Isde (la prestigiosa International Society of
Doctors for the Environment), hai redatto e diffuso una preziosa lettera
aperta ai colleghi medici dell'Alto Lazio, che ad alcuni solidi ragionamenti
unisce la forza di rigorose dimostrazioni e una ricca ed inconfutabile
bibliografia scientifica. Quale diffusione sta avendo? Vi sono gia' alcuni
riscontri significativi?
- Antonella Litta: La lettera ai nostri colleghi ha voluto essere un invito
motivato scientificamente a riflettere sulla scelta che ha individuato in
Viterbo la sede del nuovo scalo aeroportuale. Una scelta che portera' in
modo inconfutabile un'ulteriore aggressione alla salute e all'ambiente con
l'immissione nell'aria di gas dannosi, polveri sottili ed ultrasottili che
sono causa di gravi malattie come ormai ben documentato dalla letteratura
scientifica internazionale, per non parlare poi dell'inquinamento acustico
ed elettromagnetico. Il nostro territorio ha gia' subito molti e gravi danni
dal punto di vista ambientale e non puo' permettersi un ulteriore danno e
ulteriori rischi per la salute dei cittadini e in particolare per quella dei
bambini derivante dall'aeroporto e dall'intenso traffico aereo che esso
sviluppera'.
Abbiamo voluto rivolgere questa lettera in particolare a quei medici che
hanno incarichi istituzionali e che quindi sono chiamati a fare scelte che
riguardano l'intera comunita' perche' sempre sia applicato il principio di
precauzione e perche' sia acquisita tutta la documentazione scientifica e
valutato l'impatto sulla salute che la realizzazione dell'aeroporto come
ogni altra grande infrastruttura o impianto potrebbe determinare; questo
anche in ossequio all'articolo 5 del nostro nuovo codice di deontologia
medica che afferma: "I medici debbono considerare l'ambiente nel quale
l'uomo vive e lavora come elemento determinante e fondamentale per la
salute dei cittadini".
Abbiamo gia' avuto significativi riscontri ed attestazioni di interesse,
apprezzamento e condivisione della nostra iniziativa.
*
- "Coi piedi per terra": Ha suscitato grande impressione tra i pubblici
amministratori un recente documento - che abbiamo pubblicato nei giorni
scorsi anche nel nostro notiziario - che denuncia gravissimi dubbi e vizi
formali, procedurali ed amministrativi nell'iter decisionale relativo al
devastante mega-aeroporto di Viterbo. Irregolarita' che si aggiungono alla
flagrante e scandalosissima assenza di quelle verifiche e quindi di quei
requisiti previsti dalla legislazione vigente in materia di Via (Valutazione
d'impatto ambientale), Vas (Valutazione ambientale strategica), Vis
(Valutazione d'impatto sulla salute). Si ha la sensazione che anche sempre
piu' ampi settori di "addetti ai lavori" esprimano la convinzione che
l'opera e' inammissibile sotto ogni profilo, e che anche tra gli assertori
dello sviluppo del trasporto aereo (sostenitori quindi di una posizione
diversa ed opposta rispetto a quella dal vostro comitato sostenuta - che
come e' noto richiede la riduzione drastica e immediata del trasporto aereo
perche' esso e' insostenibile non solo per la salute delle persone e gli
ecosistemi locali, ma anche perche' esso e' catastrofico per la biosfera sul
piano globale) vi sia piena contezza del fatto che la decisione di
realizzare il devastante mega-aeroporto a Viterbo sia scellerata, insensata,
e contra legem. E' cosi'?
- Antonella Litta: Si', e' proprio cosi'. Il progetto dell'aeroporto di
Viterbo al momento semplicemente non esiste e la scelta di Viterbo come
scalo aeroportuale e' fortemente viziata da errori sul piano procedurale. Il
progetto, ripeto, non esiste; come non e' stata espletata alcuna procedura
di Via, di Vas e di Vis per questa infrastruttura. Non ci risulta che siano
stati fatti neppure adeguati studi preliminari mediante le cosiddette curve
isofone per studiare l'impatto acustico che l'enorme traffico aereo previsto
avrebbe su quartieri densamente abitati. Non ci risulta che sia stato fatto
alcuno studio sul prevedibile danno a siti di grande rilevanza archeologica
che sappiamo essere nell'area individuata per la realizzazione
dell'aeroporto e delle necessarie strutture di supporto. Inoltre il traffico
aereo, come abbiamo spiegato tra l'altro nella lettera ai colleghi medici,
produce anche numerosi fattori d'inquinamento dannosi per l'atmosfera con
l'incremento dei gas serra, principali responsabili del surriscaldamento del
clima e dei suoi catastrofici effetti.
*
- "Coi piedi per terra": Quali iniziative sono in programma nelle prossime
settimane?
- Antonella Litta: Continueremo nell'azione di informazione e
sensibilizzazione dei cittadini mediante la distribuzione di materiale
informativo, l'organizzazione di incontri anche con i cittadini di Ciampino
che vivono direttamente il dramma di avere un aeroporto dentro la loro
citta', incontri nei quartieri di Viterbo, soprattutto in quelli piu' a
rischio di inquinamento acustico. In primavera prevediamo di promuovere
anche una passeggiata guidata nei luoghi dove secondo questo disgraziato e
scellerato progetto dovrebbe sorgere l'aeroporto per mostrare a tutti quali
bellezze e risorse dal punto di vista termale, culturale, paesaggistico e
storico verrebbero distrutte per sempre. Abbiamo in programma concerti per
sensibilizzare ed informare ancora di piu' i giovani, e stiamo lavorando per
la costruzione di una rete nazionale per la riduzione del traffico aereo.
*
- "Coi piedi per terra": Il comitato che si oppone al devastante
mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo,
in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di
tutti, e' nato alla fine di luglio 2008. Dopo otto mesi di impegno quale
riflessione ti senti di fare sull'esperienza fatta? Quali cose ti sembra che
siano state particolarmente significative? Quali speranze si possono
ragionevolmente nutrire per il futuro?
- Antonella Litta: Il lavoro del comitato in questi mesi e' stato
estremamente efficace, siamo riusciti a smontare pezzo per pezzo quanto
asserito da coloro che anche per interessi personali sia economici che
politici vogliono l'aeroporto a tutti i costi. Abbiamo compreso e fatto
comprendere l'enorme sperpero di denaro pubblico che si cela dietro questa
operazione. A questo proposito voglio segnalare un video commissionato dalla
Provincia di Viterbo che promuove l'aeroporto. Incredibile ma vero, si
promuove un aeroporto che di fatto non c'e'... Questo video peraltro svela
in maniera inconsapevole la reale natura di tutta l'operazione: imporre
l'ennesima servitu' al territorio viterbese. Un autogoal di cui nemmeno si
sono accorti.
Oggi possiamo dire che la maggior parte dei viterbesi sono disincantati
rispetto alle faroniche promesse di una classe politica sciatta ed incapace
come dimostrano i problemi mai risolti di questa provincia a partire da
quello di un efficiente collegamento ferroviario con Roma, vero bacino
turistico per tutto il viterbese. Purtroppo le famiglie viterbesi come la
maggior parte di quelle italiane sono sottoposte al ricatto della promessa
di un posto di lavoro da parte di molti meschini personaggi disposti a
vendere anche la salute dei propri figli e delle generazioni future pur di
arricchirsi subito con qualche piccolo o grande appalto o consulenza o
altro. Fortunatamente il numero dei sostenitori del nostro comitato e' in
continua crescita come la consapevolezza e la conoscenza di tutti gli
aspetti connessi a questa vicenda, e questo ci da' grande fiducia e
speranza.
Siamo certi che con la forza della verita', la consapevolezza delle persone,
riusciremo a bloccare questo ennesimo tentativo di aggressione all'ambiente
e alla salute dei cittadini, riusciremo a bloccare questo ennesimo sperpero
di denaro pubblico a danno della collettivita'.

3. UNA LETTERA APERTA AI CANDIDATI A SINDACO DEL COMUNE DI VITERBO
[Riportiamo la seguente lettera aperta del comitato del 23 marzo 2007, dal
titolo completo "Una lettera ai candidati a sindaco del Comune di Viterbo
del comitato che si oppone al devastante mega-aeroporto"]

Egregi candidati a sindaco del Comune di Viterbo,
vi inviamo per opportuna conoscenza l'allegata lettera aperta indirizzata
dal dottor Gianni Ghirga, dalla dottoressa Antonella Litta e dal dottor
Mauro Mocci a tutti i medici dell'Alto Lazio sui gravi danni per la salute
dei cittadini che deriverebbero dalla realizzazione a Viterbo di un
devastante mega-aeroporto per voli low-cost del turismo "mordi e fuggi" per
Roma.
Riteniamo che sia indispensabile che ne abbiate adeguata conoscenza. E che
ne teniate conto anche nell'approfondire ed eventualmente rivedere le vostre
opinioni in merito a quell'opera palesemente nociva e distruttiva.
Distinti saluti,
Il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la
riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della
democrazia, dei diritti di tutti
Viterbo, 23 marzo 2008
*
Allegato
Ai colleghi medici dell'Alto Lazio
Gentili colleghi,
vi scriviamo in quanto fortemente preoccupati dalla scelta di realizzare
nella citta' di Viterbo un mega scalo aeroportuale per voli low cost,
ampliando enormemente l'aeroporto militare preesistente. Una scelta che
genera grande apprensione e preoccupazione per la salute delle persone e per
l'ambiente.
*
Il rischio ambientale e sanitario
E' noto che moltissimi agenti inquinanti immessi nell'atmosfera, nell'aria e
nel suolo entrano tramite la respirazione e la catena alimentare in contatto
con l'organismo umano dopo aver causato danni ed alterazioni irreversibili
anche all'ambiente e alla biodiversita' degli ecosistemi.
Se l'aeroporto fosse realizzato, il continuo decollo, atterraggio e sorvolo
degli aerei provocherebbe un forte aumento delle emissioni fortemente
inquinanti.
Il traffico aereo, inoltre, contribuisce per circa il 10% all'incremento di
anidride carbonica e quindi al surriscaldamento climatico dell'intero
pianeta immettendo direttamente anidride carbonica, gas e polveri negli
strati piu' alti della troposfera ed in quelli piu' bassi della stratosfera
alterando di fatto la composizione dell'atmosfera.
La situazione della Tuscia per quantitativo di emissioni di anidride
carbonica e' gia' tra le piu' gravi in Italia come evidenziato dallo studio
della societa' Eco-Way di Milano, pubblicato nell'ottobre scorso.
Il previsto traffico aereo determinerebbe ed accrescerebbe la presenza di
gas dannosi quali: Monossido di Carbonio (CO), Ossidi di Zolfo (SOx), Ossidi
di Azoto (NOx) e Idrocarburi (HC) - come la presenza del benzene noto
cancerogeno -, e l'inquinamento da polveri sottili ed ultrasottili
(particolato di dimensioni inferiori a 5 e 2.5 micron di diametro). Queste
polveri attraverso i polmoni veicolano direttamente nel sangue e nel
cervello i metalli pesanti (il piombo in primis) liberati dalla combustione
del cherosene (combustibile meno raffinato rispetto al petrolio) e
dall'erosione ed abrasioni dei sistemi di frenaggio e degli pneumatici dei
velivoli sulle piste.
*
Le patologie da polveri sottili ed ultrasottili: "nanopatologie"
Gli studi scientifici e la comunita' scientifica internazionale dimostrano
ed affermano in modo certo che un numero sempre piu' elevato di malattie
sono causate dalla interazione tra inquinanti ambientali e genetica umana.
E' ormai ben documentato che il particolato ultrafine (le polveri derivanti
dai processi di combustione) attraversa i sistemi di filtraggio, permane
lungamente in atmosfera, e puo' essere trasportato per decine e centinaia di
chilometri, penetra attraverso tutte le barriere e membrane organiche - ivi
compresi i nervi cranici, la barriera ematocerebrale, la placenta, gli
endoteli, le membrane plasmatiche - raggiungendo i nuclei cellulari col
proprio carico di metalli pesanti ed altri fattori cancerogeni, interferendo
cosi' con i sistemi di riparazione del Dna e con i meccanismi
dell'espressione genica.
Esistono evidenze sempre piu' consistenti di come numerosi inquinanti
introdotti nel corpo umano inducano processi infiammatori cronici che
determinano uno stress cellulare progressivo a carico di tutti gli organi e
i tessuti, aprendo la strada a patologie gravi come aterosclerosi e cancro.
Ma il problema che allarma di piu' tantissimi colleghi, epidemiologi e
pediatri in tutto il mondo, concerne la possibilita' che il danno genetico
colpisca le cellule germinali materne o paterne (causando la possibile
trasmissione alle successive generazioni di lesioni e patologie anche gravi)
o direttamente il feto nel momento piu' delicato del suo sviluppo.
Studi scientifici condotti mostrano l'evidente correlazione tra
l'esposizione alle polveri sottili ed ultrasottili e l'aumento dei ricoveri
ospedalieri, della mortalita', delle malattie respiratorie,delle malattie
cronico-degenerative (Alzheimer, Sclerosi Laterale Amiotrofica, Sclerosi
Multipla), delle malattie endocrine, delle malattie neoplastiche e del
sistema cardiovascolare.
L'inalazione delle polveri sottili e ultrasottili provoca riduzione della
funzionalita' polmonare nei bambini, riduzione della speranza di vita,
aumento delle malattie neoplastiche e basso peso alla nascita per
esposizioni avvenute nel periodo di gravidanza e precedentemente.
*
L'inquinamento acustico ed elettromagnetico
Si deve considerare inoltre che la zona circostante l'aeroporto ed interi
quartieri di Viterbo interessati dalle rotte di decollo e atterraggio,
sarebbero sottoposti ad un grave impatto acustico, e le persone che vi
risiedono al rischio di contrarre patologie cardiovascolari, insonnia,
irritabilita', astenia, disturbi dell'udito.
I sistemi radar della torre di controllo e quelli a bordo degli aerei
insieme alle antenne di radiotrasmissione ed ai sistemi elettromagnetici
utilizzati per i controlli di sicurezza produrrebbero inoltre inquinamento
elettromagnetico.
*
L'esperienza delle citta' gia' sede di scali aeroportuali
Si e' rilevato che l'area intorno ad un aeroporto con un traffico aereo
lieve/moderato che risente maggiormente dell'inquinamento ha un raggio di
circa 20 km, con una maggior sofferenza in quelle zone situate lungo la
direzione dei venti prevalenti e lungo le linee di decollo e di atterraggio.
Un solo aereo 747 che atterra e decolla produce una quantita' di smog
simile a quella causata da un'auto guidata per oltre 9.000 km, ed una
quantita' di ossidi di azoto pari a quella emessa da un'auto che ha
viaggiato per oltre 42.000 km.
All'inquinamento causato dagli aerei bisogna poi aggiungere quello che
sarebbe provocato dall'intenso traffico di automobili e dei veicoli a
supporto delle attivita' aeroportuali.
Per quanto riguarda questo aspetto la situazione per Viterbo e provincia e'
gia' fortemente problematica in quanto da sempre manca di una adeguata ed
efficiente rete ferroviaria.
I dati riportati sono frutto una obiettiva documentazione e di quanto
vissuto e testimoniato ogni giorno dalle popolazioni di Ciampino, Malpensa,
Linate, Bolzano, Orio al Serio, e di tante altre citta' sede di aeroporti in
Italia come in Europa ed America.
*
Il territorio di Viterbo e provincia
Gentili colleghi,
come ben sappiamo il territorio viterbese ha gia' subito e subisce
aggressioni ambientali: alla naturale radioattivita' dovuta al radon si
aggiungono infatti la presenza di discariche abusive non ancora messe in
sicurezza, la presenza di metalli pesanti nelle acque e in particolare
dell'arsenico, i processi di eutrofizzazione dei laghi, la presenza del piu'
grande polo energetico d'Europa (le centrali di Civitavecchia e Montalto di
Castro, con il progetto di riconversione a carbone della centrale di
Torvaldaliga Nord a Civitavecchia e i conseguenti ulteriori enormi danni per
ambiente e salute).
Nello specifico aree di particolare bellezza, fascino e storia come quella
del Bullicame, dell'orto botanico e delle terme sarebbero stravolte per
sempre a causa della cementificazione, e il loro ecosistema e biodiversita'
profondamente danneggiati dagli inquinanti generati e diffusi dal traffico
aereo.
La scelta di realizzare un aeroporto a Viterbo aggiungerebbe quindi un
ulteriore e gravissimo fattore d'inquinamento e quindi di rischio per
l'ambiente e per la salute, in particolare per quella dei bambini.
Se, e giustamente, ci preoccupano i danni prodotti alla salute
dall'inquinamento da traffico automobilistico, a maggior ragione ci devono
preoccupare i danni che puo' determinare il traffico aereo e un aeroporto
che sorgerebbe a ridosso della citta'. Siamo convinti che la mobilita' su
gomma e quella aerea debbano essere ridotte a vantaggio di una mobilita' che
privilegi quella su rotaia.
In Francia e in Germania i governi hanno inserito il blocco della
costruzione di nuovi aeroporti tra le misure per combattere l'inquinamento
ambientale e le emissioni di anidride carbonica.
*
La responsabilita' dei medici
L'articolo 5 del nostro nuovo codice di deontologia afferma: "I medici
debbono considerare l'ambiente nel quale l'uomo vive e lavora come elemento
determinante e fondamentale per la salute dei cittadini".
Come medici siamo dunque investiti di una maggiore responsabilita' che
diventa ancora piu' forte quando si e' amministratori e si e' chiamati a
decidere in merito ad opere, impianti ed infrastrutture che possono arrecare
danno alla salute e all'ambiente.
Non si puo' piu' continuare a ripetere l'errore di esporre persone e intere
comunita' a rischi per la salute, salvo poi, a distanza di anni, e purtroppo
dopo morti e malati, riconoscere quanto gia' l'evidenza scientifica aveva
mostrato.
Riteniamo importante in ogni fase decisionale l'acquisizione della
necessaria documentazione scientifica, l'adozione del principio di
precauzione e la valutazione dell'impatto sanitario (VIS) come raccomandato
dalle recenti direttive dell'Unione Europea, insieme alla valutazione di
impatto ambientale (VIA) e alla valutazione ambientale strategica (VAS).
Valutazioni che mancano totalmente per il progetto dell'aeroporto di
Viterbo. Un progetto che preannuncia soltanto una nuova servitu' per il
territorio viterbese sconvolgendo e snaturando per sempre quelle che sono le
naturali vocazioni e caratteristiche di una provincia che avrebbe sicure
possibilita' di sviluppo anche dal punto di vista occupazionale se ci fosse
veramente la volonta' e la capacita' di valorizzare quanto gia' esistente.
*
Cari colleghi,
noi tutti sappiamo quanto sia importante informarsi, formarsi e aggiornarsi
continuamente, sia per la dignita' della nostra professione che per la piena
tutela della salute dei nostri pazienti.
Chiediamo a voi tutti e in particolare a quelli che tra voi ricoprono
incarichi istituzionali di impegnarvi per una riconsiderazione della
decisione che individua in Viterbo un nuovo scalo aeroportuale, ben
consapevoli che prima di tutto dobbiamo tutelare la salute dei nostri
pazienti, delle giovani e future generazioni e la salubritá dell'ambiente.
Cordialmente,
dottor Gianni Ghirga
dottoressa Antonella Litta
dottor Mauro Mocci
per il coordinamento dell'Alto Lazio dell'Isde - Associazione italiana
medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the
Environment - Italia)
Viterbo, 18 marzo 2008
*
Post scriptum
Condividono con noi questa preoccupazione tantissimi cittadini di Viterbo e
dell'Alto Lazio ed anche scienziati, ambientalisti, parlamentari italiani ed
europei, scrittori, cattedratici universitari, intellettuali, saggisti; tra
i tanti nomi illustri: i professori Angelo Baracca, Virginio Bettini,
Marcello Cini, Giorgio Cortellessa, Giuseppe Nascetti, Giorgio Nebbia,
Gianni Tamino; la vicepresidente del Parlamento Europeo Luisa Morgantini; il
magistrato Ferdinando Imposimato. Hanno aderito e sottoscritto il nostro
appello anche numerosissimi operatori sociali, religiosi e laici, persone
impegnate per i diritti umani, personalita' della vita civile e della
riflessione morale, tra cui padre Alex Zanotelli e numerose associazioni e
movimenti impegnati in difesa della biosfera, dei beni comuni, della pace.
Numerose sono state le interrogazioni presentate al Parlamento e al
Consiglio regionale del Lazio.
*
Una bibliografia e sitografia per approfondire
a) Alcuni articoli e volumi
- Aydin Y., Kaltenbach M., Noise perception, heart rate and blood pressure
in relation to aircraft noise in the vicinity of the Frankfurt airport. Clin
Res Cardiol. 2007 Jun; 96(6): 347-58. Epub 2007 Apr 10.
- Apat (Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici).
Ottomila decessi l'anno in 13 citta' italiane per gli effetti a lungo
termine dell'inquinamento atmosferico da particolato. Comunicato stampa 15
giugno 2006, Roma.
- Bharathi, Ravid R., Rao K.S., Role of metals in neuronal apoptosis:
challenges associated with neurodegeneration. Curr Alzheimer Res. 2006 Sep;
3(4): 311-26.
- Cohen B.S., Bronzaft A.L., Heikkinen M., Goodman J., Nadas A.,
Airport-related air pollution and noise. J Occup Environ Hyg. 2008 Feb;5(2):
119-29.
- Marinella Correggia. La rivoluzione dei dettagli, Feltrinelli, Milano
2007.
- Eriksson C., Rosenlund M.,Pershagen G., Hilding A.,Ostenson CG., Bluhm G.,
Aircraft noise and incidence of hypertension Epidemiology 2007 Nov; 18(6):
716-21.
- Fang G.C., Wu Y.S., Lee W.J., Chou T.Y., Lin I.C., Study of ambient air
particulates pollutants near Taichung airport sampling site in central
Taiwan. J Hazard Mater 2007 Jun 1; 144(1-2): 492-8. Epub 2006 Oct 27.
- Frati L., Caprasecca E., Santoni S., Gaggi C., Guttova A., Gaudino S.,
Pati A., Rosamilia S., Pirintsos S.A., Loppi S., Effects of NO2 and NH3 from
road traffic on epiphytic lichens. Environ Pollut. 2006 Jul; 142(1): 58-64.
Epub 2005 Nov 28.
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Feb; 102(2): 146-54.
-Iavicoli I., Chiarotti M., Bergamaschi A., Marsili R., Carelli G.,
Determination of airborne polycyclic aromatic hydrocarbons at an airport by
gas chromatography-mass spectrometry and evaluation of occupational
exposure. J. Chromatogr A. 2007 May 25; 1150(1-2): 226-35. Epub 2006 Aug 30.
- Jaana Kettunen, Timo Lanki, Pekka Tiittamen, Pasi P. Aalt, Tarja
Koskentalo, Markku Kulmala, Veikko Salomaa, Juha Pekkamen, Associations of
fine and ultrafine particulate air pollution with stoke mortality in a area
of low air pollution levels. Stroke 2007; 38; 918-922.
- Jarup L., Dudley M.L., Babisch W., Houthuijs D., Swart W., Pershagen G.,
Bluhm G., Katsouyanni K., Velonakis M., Cadum E., Vigna-Taglianti F., Hyena
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and noise exposure assessment. Environ Health Perspect. 2005 Nov; 113(11):
1473-8.
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Estimation through all Phases of Flight. Eurocontrol Experimental Centre,
2005.
- Legambiente Piemonte, rapporto "Aeroporto di Malpensa e vivibilita'",
Torino, 24 febbraio 2003.
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rilevazione livello polveri sottili". Roma,luglio 2006.
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- Passchier W., Knottnerus A., Albering H., Walda I., Public health impact
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- Pisani S., Bonarrigo D., Gambino M., Macchi L., Banfi F., Verri A.M.,
Degli Stefani C., Cislaghi C., Bossi A., Cortinovis I., Epidemiologic study
Salus domestica: evaluation of health damage in a sample of women living
near the Malpensa 2000 airport. Epidemiol Prev. 2003 Jul-Aug; 27(4): 234-41.
- Pokhodzei L.V., Kur'erov N.N., Rubtsova N.B., Pal'tsev IuP., Lazarenko
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- Royal Commission on Environmental Pollution, The Environmental Effects of
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- Sharon Ruth Skolnick, Exposing Airports'Poison Circles. Earth Island
Journal Winter 2000-2001. Vol. 15, No. 4.
- Societa' Eco Way Milano. Rapporto sulle emissioni di anidride carbonica
prodotte dalle aziende della Regione Lazio nel 2006. Milano, 4 ottobre 2007.
- Stansfeld S.A., Berglund B., Clark C., Lopez-Barrio I., Fischer P.,
Ohrstroem E., Haines M.M., Head J., Hygge S., Van Kamp I., Berry B.F.,
Aircraft and road traffic noise and children's cognition and health: a
cross-national study. Lancet. 2005 Jun 4-10; 365(9475): 1942-9.
- Stenzel Jennifer and Jonathan Trutt. Flying Off Course: Environmental
Impacts of America's Airports. New York - Natural Resources Defense Council,
October 1996 (www.nrdc.org).
- Stuber N., Forster P., Raedel G., Shine K., The importance of the diurnal
and annual cycle of air traffic for contrail radiative forcing. Nature.2006
Jun 15; 441(7095): 864-7.
- The Royal Society and The Royal Academy of engineer, UK (2004).
Nanoscience and nanotechnologies. Recommendation 10 p. 95. Available at
www.royalsoc.ac.uk
- Touitou Y., Evaluation of the effects of electric and magnetic fields in
humans. Ann Pharm Fr. 2004 Jul; 62(4): 219-32.
*
b) Alcuni siti
- www.airportwatch.org.uk
- www.caap.org/Airport_Noise_Pollution_Research.html
- www.chooseclimate.org
- www.coipiediperterra.org
- www.comitatoaeroportociampino.it
- www.eco-way.it
- www.ewg.org/reports/generations
- www.isde.it
- www.ipcc.ch
- http://ospiti.comune.siena.it/filoerba/aeroporto/index02.html
- www.noaereibz.it
- www.planestupid.com
- www.royalsoc.ac.uk

4. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE ALL'AEROPORTO DI
VITERBO

Per informazioni e contatti: Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la
riduzione del trasporto aereo: e-mail: info@coipiediperterra.org , sito:
www.coipiediperterra.org
Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa
Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta@libero.it
Per ricevere questo notiziario: nbawac@tin.it

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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it
Numero 83 del 24 marzo 2008

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